Il fenomeno della censura ha fortemente influenzato la vita di molti scrittori tra cui anche quella di Aleksandr Isaevič Solženicyn.
La censura esercita un controllo sul contenuto di una manifestazione di pensiero per evitare che le menti dei più famosi intellettuali possano dar filo da torcere ai dittatori.
Molte sono state le vittime della censura, e solo per aver espresso un proprio pensiero , forse diverso dagli altri , venivano esiliate oppure sottoposte a tortura.
La censura oggi non dovrebbe più esistere ma ci sono ancora giornali sotto l’influenza di politici e uomini d’affare, che “controllano” le notizie.
Aleksandr Isaevič Solženicyn nacque a Kislovodsk, l’ 11 dicembre del 1918 e morì a Mosca nel 3 agosto 2008.
Scrittore, drammaturgo e storico, vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1970.
Grazie alle sue opere conosciamo
la verità sui Gulag, i campi di lavoro forzato dell’Unione Sovietica. Nel 1945 attraverso l’intercettazione di una lettera nella quale criticava l’operato di Stalin e si auspicava una nuova rivoluzione di tipo socialista, fu arrestato e condannato a 8 anni ai campi di lavoro forzati , senza neanche aver subito un processo regolare.
la verità sui Gulag, i campi di lavoro forzato dell’Unione Sovietica. Nel 1945 attraverso l’intercettazione di una lettera nella quale criticava l’operato di Stalin e si auspicava una nuova rivoluzione di tipo socialista, fu arrestato e condannato a 8 anni ai campi di lavoro forzati , senza neanche aver subito un processo regolare.
Ed è proprio da questo momento che incomincia il suo viaggio nel mondo della letteratura come forma di liberazione,forza di sostentamento, e la Libertà, durante la permanenza nei campi di lavoro, divenne uno stato mentale, un’idea di salvezza che accompagnava la vita delle persone.
Aleksandr Isaevič Solženicyn passava le notti a scrivere segretamente ciò che componeva nella sua mente di mattina, e raccontò oltre alla sua esperienza, anche la storia della discesa del comunismo, la creazione ed il funzionamento dei gulag, le morti, il terrificante utilizzo della giustizia politica.
Dell’esperienza è testimone il libro Arcipelago Gulag.
E’ un saggio, un’ inchiesta narrativa, edito in tre volumi, è uno scritto nel quale si ripercorre, con lucidità e precisione, il periodo di dittatura comunista in URSS.
Il Nobel assegnato a Solženicyn è stato frutto del suo grande genio letterario, premiato anche per la grande forza con cui ha perseguito il suo lavoro, facendo sì che la sua arte divenisse un affrancamento al dolore e un passaggio obbligatorio verso la libertà, una sorta di terapia al dolore per un’esistenza segnata dall’ingiustizia e dal sopruso.
Le principali opere di Solženicyn sono :
-Arcipelago Gulag
-Due secoli insieme.Ebrei e russi durante il periodo sovietico
-Miniature
-Nell’interesse della causa
-Una giornata di Ivan Denisovic
-La quercia e il vitello. Saggi di vita letteraria
-Divisione cancro
-Vivere senza menzogna
Questi libri rappresentano le pessime condizioni di vita vissute dalla maggior parte della popolazione russa , e in alcune si descrive anche la vita nei lager dove lo stesso Solženicyn fu costretto a lavorare, per colpa di una mente esaltata come quella di Stalin.
Giovanni Mallardo, Capuano Francesco, Saporito Alessandra, Granata Martina.
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